La Cina sviluppa una mascherina in grafene che resiste più a lungo

mascherina grafene

Chiunque sia un minimo appassionato di materiali o di tecnologia sa quante volte si sia parlato di grafene in vari ambiti, ma la mascherina in grafene è una cosa del tutto nuova.

Fino ad ora in ambito tecnologia si era parlato di batterie al grafene, con capacità da sogno che però non si sono mai viste all’atto pratico.

Questa volta le cose sembrano essere reali però. Un team di ricercatori cinesi hanno utilizzato il grafene come elemento fondamentale del filtro.

Una notizia che arriva dall’azienda Aero Engine Corporation of China (AECC), secondo la quale i ricercatori hanno applicato una patina di grafene e polipropilene sul tessuto termo-saldato.

Una parte fondamentale del filtro delle mascherine.

Grafene: materiale costituito da uno strato monoatomico di atomi di carbonio (avente cioè uno spessore equivalente alle dimensioni di un solo atomo). Ha la resistenza teorica del diamante e la flessibilità della plastica. (Wikipedia)

La mascherina grazie allo strato di grafene ottiene dei valori aggiunti, tra cui:

  • maggiore protezione dai batteri
  • migliore permeabilità all’aria
  • prolungata vita utile (superiore alle 48 ore)
  • maggior comfort

L’ossido grafene ha infatti proprietà antifungine e antibatteriche. Grazie ai “nanoknife” (nano-coltelli in italiano) la mascherina è in grado di distruggere la parete cellulare dei batteri.

Fonte: China.org

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