Oltre mezzo milione di persone sono in fila per ottenere (o cercare di farlo) il Buono Mobilità 2020, quello che consente di ottenere il rimborso del 60% di acquisto di bici e monopattini, fino ad un massimo di 500 euro.
Il sito web buonomobilità.it ha retto abbastanza bene dopo i primi minuti di instabilità. Alle ore 10 circa tutto è partito, con mezz’oretta di ritardo, ma il portale ha retto bene grazie al sistema di coda.
Alle ore 16 del 3 novembre 2020 il plafond residuo è di ben 185 milioni di euro, quindi sono circa 30 milioni di euro quelli erogati sino ad ora.
Il motivo? Ve lo spieghiamo più sotto.
Buono mobilità, bene il portale, male SPID delle Poste in down
Se il portale del ministero ha retto bene con il sistema di coda automatizzato, quel che non ha retto è invece tutta l’infrastruttura attorno.
Partiamo dal tanto amato SPID. Se questa doveva essere l’occasione di farlo conoscere al grande pubblico, beh, occasione svanita nel peggiore dei modi dato che il principale servizio italiano per lo SPID, ossia Poste Italiane, non ha retto sin dalla mattinata.
La troppa mole di richieste al server ha mandato in down in sistemi delle Poste rendendo impossibile autenticarsi al sito web per fare la richiesta del buono mobilità.
Ed ecco che la maggior parte delle persone non ha potuto ottenere il buono nonostante sia stata in coda per ore, per colpo del malfunzionamento di un servizio essenziale.
Tutti coloro che invece utilizzano altri servizi di SPID, come InfoCert, Aruba o Namirial, non hanno avuto alcun problema a richiedere il buono.
Se anche voi non siete riusciti a completare la procedura per colpa di PosteID, vi consigliamo di registrarvi con NamirialID, che è gratuito se avete la CIE (carta d’identità elettronica) e uno smartphone con NFC.
La fila inoltre è stata parecchio veloce, tanto che chi era al posto 100.000 nella mattinata, aveva già terminato intorno all’ora di pranzo.
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