Il Boeing 737 MAX 8 è nelle prime pagine di tutti i giornali dopo il secondo disastro aereo avvenuto ieri mattina, ad Addis Abeba, in Kenya.
Il velivolo è stato immatricolato nel mese di ottobre 2018, ma pochi giorni dopo, il 29 ottobre 2018, arriva già il primo incidente con disastrose conseguenze. Il volo 610 della Lion Air si schiantò nel mare di Java. Morirono tutti e 189 occupanti.
Il giorno prima i passeggeri dello stesso volo denunciarono vari problemi durante il viaggio, che venne assimilato alle “montagne russe”. Tra l’altro il pilota aveva richiesto il rientro anche in quel caso, ma poi i problemi sono svaniti e si è potuto continuare con il volo fino a destinazione.
Le prime investigazioni parlarono di problemi alla navigazione, in particolare nel mantenere l’altitudine costante.
Secondo le rilevazioni, nel volo del 29 ottobre ci sono stati seri problemi di mantenimento della quota e della velocità, finendo poi per inabissarsi 12 minuti dopo il decollo.
Lo stesso sembra essere successo ieri mattina, protagonista sempre il Boeing 737 MAX 8 ma questa volta della compagnia Ethiopian Airlines. Il volo 302 con a bordo 157 persone, di cui 8 italiani, si è schiantato 6 minuti dopo il decollo.
Il pilota, come nel caso dell’altro volo della Lion Air, aveva riferito di vari problemi (non precisati, come nel precedente schianto di fine ottobre) e aveva richiesto il rientro ad Addis Abeba. Tuttavia poco dopo l’aereo è sparito dai radar.
Secondo quanto riferito da un pilota esperto di sicurezza, i piloti “non riuscivano a controllare l’aereo e che avevano indicazioni sbagliate sulla velocità del velivolo. L’aereo è sembrato impennarsi e scendere in picchiata più volte prima della caduta finale”.
Aggiornamento: anche Regno Unito, Italia, Germania e Francia chiudono lo spazio aereo
Anche il Regno Unito, l’Italia, la Germania e la Francia hanno deciso di chiudere lo spazio aereo a tutti i Boeing 737 MAX in attesa che le indagini sul disastro aereo e sulle possibili cause proseguano e diano risultati certi.
L’Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea (EASA) “dalle ore 19:00 UTC ha sospeso tutte le operazioni dei modelli 737-8 MAX e 737-9 MAX nel Vecchio Continente” per misure precauzionali.
Anche le agenzie per l’aviazione di Singapore e Australia hanno deciso di lasciare a terra i Boeing 737 MAX, così come la compagnia norvegese Norwegian Air Shuttle.
Mancano all’appello, almeno per ora, gli USA. Infatti i sindacati degli assistenti di volo hanno fatto richiesta alla FAA di lasciare a terra tutti i Boeing 737 MAX, ma finora non vi è stata risposta.
Tuttavia il senatore Richard Blumenthal ha invitato i CEO di American Airlines, Southwest e United a sospendere i 737 MAX volontariamente.
Oggi, 13 marzo 2019, il presidente Trump ha ordinato lo stop ai voli con Boeing 737 Max 8 e Max 9 in seguito all’incidente dell’Ethiopian Airlines.
L’aereo che ha dovuto far marcia indietro per colpa degli spazi aerei chusi
Oggi pomeriggio, orario 11:22 UTC, il Boeing 737 MAX 8 della Turkish Airlines è decollato da Instanbul (IST) in direzione Birmingham (BHX). Tuttavia, mentre era in volo, i vari Paesi annunciavano la chiusura dei relativi spazi aerei proprio a questo velivolo.
Così il volo TK1969 ha dovuto far mancia indietro poco prima di raggiungere Francoforte, ed atterrare così a Istanbul 5 ore e mezza dopo il decollo.
Aggiornamento 2: arriva l’aggiornamento software per i Boeing 737 MAX
Qui sotto vi avevamo parlato ieri del software sotto accusa, che sarebbe, secondo le prime ipotesi e ricostruzioni, la possibile causa della difficoltà incontrata dai piloti che hanno pilotato il Boeing 737 MAX.
L’agenzia federale per l’aviazione degli Stati Uniti (FAA – Federal Aviation Administration) ha chiesto a Boeing di apportare modifiche a tutta la flotta 737 Max entro il mese di aprile.
A seguito dell’incidente, l’azienda ha poi rilasciato un comunicato in cui dichiara “di essere a lavoro con l’FAA per lo sviluppo, la pianificazione e la certificazione del miglioramento del software che verrà implementato nella flotta 737 MAX nelle prossime settimane“.
[su_quote cite=”Boeing Co.”]
La sicurezza dei nostri aeroplani è un valore fondamentale per tutti in Boeing, come lo è quella dei passeggeri. Il 737 MAX è un aereo sicuro che è stato progettato, costruito e supportato dai nostri dipendenti qualificati che si avvicinano al loro lavoro con la massima integrità.[/su_quote]
Sotto accusa il software MCAS
Il nuovo sistema software chiamato Maneuvering Characteristics Augmentation System (MCAS) dovrebbe consentire di abbassare automaticamente il muso del velivolo se i dati dovessero indicare un rischio di stallo.
Nel caso del volo della Lion Air sono emerse delle difficoltà che i piloti hanno avuto nel disattivare questo sistema.
Boeing si affrettò di conseguenza a rilasciare un insolito bollettino di emergenza. In tale bollettino venivo chiesto a tutte le compagnie aeree partner di assicurarsi di aver piloti addestrati a disattivare tale software.
Non sono mancate la proteste dei piloti, chiaramente. Varie associazioni hanno infatti dichiarato il loro dissenso per il fatto che Boeing abbia scoperto tale problematica e pubblicato tale bollettino soltanto dopo lo schianto in Indonesia.
La Cina lascia a terra i Boeing 737 MAX 8
Se la Ethiopian Airlines ha ovviamente deciso di lasciare a terra gli altri 4 Boeing 737 MAX 8 in suo possesso dopo il disastro aereo di ieri mattina, anche la Cina ha comunicato che tutti i velivoli in possesso delle compagnie cinesi rimarranno a terra.
In complesso quindi, visti che a possedere i Boeing 737 MAX 8 sono ben 13 compagnie, saranno circa 100 i velivoli che rimarranno a terra.
Il successo (in ordinativi) del Boeing 737 MAX 8
Ad oggi sono ben 4661 gli ordini per questo modello in tutto il mondo, un successo derivato dal fatto che la nuova generazione di 737 consenta di risparmiare il 10-12% circa di carburante rispetto ai modelli precedenti.
Se gli ordinativi però potrebbero essere visti al ribasso dopo gli ultimi due incidenti, sono già oggi ben 350 le unità già utilizzate dalle varie compagnie.
I clienti sono un centinaio. Tra questi da citare Neos e Air Italy (per ora tre modelli, ma ne dovrebbero arrivare altri 20, salvo nuove modifiche).
Boeing crolla in Borsa ma poi recupera
Boeing Co (NYSE:BA) ha segnato un [su_highlight background=”#f3131e”]-12%[/su_highlight] questa mattina al New York Stock Exchange, in seguito al disastro aereo di ieri mattina. Tuttavia il titolo in apertura ha recuperato un po’ di terreno. Alle 16:50 dell’11 marzo 2018 il titolo segna un [su_highlight background=”#f3131e”]-7,6%[/su_highlight].
Fonte: IlSole24Ore – CNN – Hdblog – Flightradar24
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