Tutto il meglio del Salone nordamericano per eccellenza: dalla nuova Ford Mustang al ritorno della Porsche 911 Targa, passando per BMW M4 Coupé e Subaru WRX
C’è un Salone che apre le danze dell’automobilismo ogni anno, ed è quello di Detroit. Nella (ex) capitale dell’industria automobilistica mondiale si riunisce uno dei saloni automobilistici più importanti e più rinomati al mondo, a cui partecipano, nonostante la crisi nel settore da ormai vari anni, praticamente tutte le case automobilistiche. Questo articolo sarà aggiornato i prossimi giorni con le novità che verranno via via presentate. Ricordiamo per esempio che domani potrete seguire la presentazione della nuova Subaru WRX Sti direttamente sul sito web di Subaru. Nel frattempo però sono molte le case che hanno già svelato le loro carte per quanto riguarda il 2014. Andiamo a vedere quelle che, a mio avviso, meritano una maggiore attenzione.
Ford Mustang
La linea può piacere o no, infatti come sempre è una cosa totalmente soggettiva. A me piace molto il frontale. Insomma, è un “muso” da Mustang, non c’è che dire. La novità è però per lo più motoristica. Infatti accanto ai classicissimi 3.7 V6 e 5.0 V8 arriva un propulsore che farà felici molti europei (per i quali infatti è stato concepito). Si tratta di un EcoBoost 4 cilindri 2.3 dotato di sospensioni mutilink (al posteriore) e MacPherson all’anteriore. La potenza (nella versione europea EcoBoost) arriva a 309CV e 407 Nm di coppia. C’è anche il cambio automatico con le leve al volante, oltre al classico cambio manuale (che avrà incluso anche il Launch Control). Da sottolineare infine la tecnologia di bordo, che tanto piace agli americani (ed anche a noi, suvvia); abbiamo infatti l’innovativo Ford Sync Touch (controllo vocale avanzato, navi da 8″ e impianto audio con 12 altoparlanti.
BMW M3 Berlina
E’ rimasta l’unica a portare il nome della gloriosa serie 3, che mamma BMW ha deciso di cambiare in serie 4. Il perché non lo si sa di preciso, ma è certo che il settore Motorsport non è molto d’accordo con tutto ciò. Così la berlina della serie M non si chiamerà 4, bensì 3, portando avanti una tradizione ultra decennale. Fatto sta che, sebbene sembri un semplice restyling a livello estetico (di matrice per lo più tuning), la divisione M di BMW è riuscita a togliere 80kg rispetto alla versione precedente. Merito anche al primo tetto in carbonio presente su di una M3, che permette di risparmiare ben 5kg. Il motore è un TwinPower Turbo (tecnologia BMW M) a 6 cilindri in linea (2979 cc) capaci di erogare la bellezza di 431 CV. Pochi in più rispetto al V8 della versione precedente; tutt’altro si può dire invece della coppia che ha ottenuto un incremento del 40% (raggiungendo i 550 Nm). Il resto è tutto ciò che offre BMW, ossia optional a non finire e qualità eccelsa. Da menzionare il cambio manuale oppure a doppia frizione e l’assetto regolabile. Una nota però, abbastanza personale, riguardo questa M3 berlina. Piacevole, sicuramente, il fatto di mantenere il numero 3 da parte della divisone Motorsport almeno per questa berlina; resta il fatto che il vecchio V8, a mio avviso, era una gran cosa. Questo V6 ovviamente non ho avuto modo di provarlo, ma il V8 precedente bastava sentirlo girare per far venire voglia di guidarla. Un po’ come successe con la vecchia M5 V10, ricordate? Dunque, ok le prestazioni migliori, va bene i consumi, i minor costi di gestione ecc, ma siamo sicuro che un appassionato sia disposto a rinunciare a quel mitico 8 cilindri a V per questo 6 cilindri?
BMW M4 Coupé
Non cambia praticamente niente dalla M3 berlina. Stesso motore, stessa novità riguardante il tetto in carbonio. Ma ha il fascino della coupé. E poi è la serie nuova. Eh.
Audi A8 Exclusive Concept
50 esemplari. Vi basta questo? Cioè dire che la A8 non è di lusso già nella versione base, è un po’ un’eresia. Figuriamoci questa. Mettiamoci allora il 6,3 litri W12 da ben 500 CV. Se siete attenti ai consumi vi direi di cambiare macchina, eppure Audi pensa anche a voi. Incredibile ma vero, i tedeschi hanno incluso anche qui il sistema cylinder on demand, in grado di escludere 6 cilindri quando non servono. Con 11,7l vi vate 100km, non male per essere un W12 no? Ma le esclusive non finiscono di certo qua. Come potrebbe essere Exclusive senza la Poltrona Frau? E il rivestimento in frassino naturale? Insomma, non manca proprio niente. Il problema è la concorrenza: Bentley, Rolls-Royce, Maserati, e cos’ via…ma dopotutto questa è una serie speciale.
Volkswagen Golf R
Nata sulla base della S3…è la S3. Scherzi a parte, ha davvero molto in comune. A partire dal motore che è lo stesso 2,0 litri da 300 CV che assicura prestazioni ottime, come i 5 secondi da 0-100 km/h. Non chiedetemi se mi piace, perché la risposta già la sapete, ed è no. Non riesco proprio a farmela piacere. Insomma, è una R, non una semplice bluemotion. Vogliamo allargare un po’ questo assetto, senza renderla tamarra per l’amor di Dio. Vanno bene le linee pulite, ma quando è troppo è veramente troppo. Vabbè dopo questa ramanzina, la vettura è sempre la solita Golf che conosciamo tutti, con però mille sensori elettronici che hanno fatto storcere il naso a molti puristi della guida (me compreso) sin dall’uscita di questa 7a versione (anche la 6a a dire il vero). Voglio dire, va bene tutto, però quando si esagera con l’elettronica si perdono molte cose belle della guida. Poi per carità, al guidatore della domenica farà certamente piacere avere un po’ di sicurezza in più. Comunque su questa R non mi sbilancio più di tanto, in attesa di provarla.
Lexus RC F
E’ la dichiarazione di guerra alla BMW M4, la quale sarà molto difficile da vincere. Non tanto in termini di prestazioni e qualità, ma di vendite. E’ la versione più potente della RC, anch’essa presentata a Detroit, che è a sua volta la versione “racing” della IS. Questa RC F, rispetto all’M4 BMW, monta un V8 5 litri che eroga la bellezza di 460 CV. Tanti? Pochi? non si sa finché non la si prova. Vi dico solo che anche questa ha il tetto in fibra di carbonio. Coincidenze? Io non credo.
Subaru WRX STi
Eccola finalmente…o forse no? Il problema è che il debutto non è stato poi dei migliori. Mi spiego: gli appassionati Subaru sono molto legati al marchio. Dev’essere quel suono del boxer, almeno per me è così. Questa nuova WRX STi perde il nome Impreza, lo storico nome sarebbe meglio dire. Quel nome che i sonori Burns, McRae e Solberg hanno portato nel gradino più alto dei rally mondiali. Certo, la sigla è rimasta quella (STi), ma la macchina? Il look è ovviamente soggettivo, ma più che una macchina da rally a me sembrerebbe una vettura da 50enni. Probabilmente quei 50enni che 20 anni fa circa, quando ossia usciva la prima Impreza, avevano appena 30 anni. No, non diciamo eresie per favore, il nome STi indica sportività e questa deve rimanere tale, non si può cambiare le carte in tavola. E allora aspettiamo prima di giudicare che arrivi nei concessionari italiani. E, se saremo fortunati, di provarla su strada. Nel frattempo vi diciamo che sono cambiate alcune cose, come il motore (no, in effetti è rimasto il 2,5 litri turbo boxer da 309 CV; non si sa se di generazione EJ o FA), il cambio manuale sei marce (che dicono sia il migliore mai costruito da Subaru e non solo) e molte altre chicche, come per esempio lo sterzo. Chi vivrà vedrà insomma…e guiderà.
Porsche 911 Targa
Ed ecco signore e signori il gran ritorno in pieno stile da parte di Porsche al passato più glorioso di sempre. La 911 Targa 991 è il connubio tra passato e presente, un collegamento che non stanca e non stancherà mai. Si parla infatti di 50 anni l’anno prossimo dall’uscita della 911 Targa del ’65. Verrà venduta solamente nelle versioni integrali: 4 e 4S. 3,4 litri per la 911 targa 4 (350 CV) e 3,8 litri per la 911 targa 4S (400 CV). Entrambe disponibili sia con il manuale 7 marce (flat six per la 4S) oppure autmoatico PDK. Si parte dai 113111 euro.
Infiniti Q50 Eau Rouge
Già il nome dice tutto. Eau Rouge è la storica curva di Spa-Francorchamps, quella subito dopo il rettilineo di partenza per intenderci. Quella che i pilota di F1 di un tempo facevano a pieno solo se erano pazzi, ma veramente pazzi. 21 pollici, la misura delle ruote. 800 Nm di coppia. 500 CV. Peccato solo che non si sa ancora con certezza se andrà in produzione o resterà un semplice “addobbo fieristico”.
Chevrolet Corvette Z06 2014
V8 sovralimentato, 6,2 litri, 625 CV, 851 Nm di coppia. Questi i numeri della nuova “bestia” di casa Chevrolet. La bellezza poi di poter guidare tutto questo ben di Dio con un bel manuale a 7 rapporti a mio avviso non ha prezzo. Certo, per chi proprio non può farne a meno, c’è anche l’automatico ad otto rapporti.
Toyota FT-1
E’ stata la classica sorpresa dell’ultimo minuto. Nessuno se l’aspettava ma tutti allo stesso tempo volevano una nuova sportiva della casa giapponese, anzi ultra sportiva. Già, perché dai tempi della Supra non si è visto molto ed i nostalgici fremono. Sul web infatti c’è chi è sicuro che la FT-1 non sarà altro che la nuova Supra. Sicuramente però sarà una sorta di erede. Non è ancora chiaro se ci sarà la partnership con BMW su questa FT-1. Da sottolineare che la vettura è stata concepita ispirandosi al mondo dei videogames, in particolare a Gran Turismo. Curioso il fatto che Toyota è già il secondo produttore a basarsi sui videogame, dopo il concept di Mercedes.
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