Il 2020 è stato un anno difficile per moltissimi settori, principalmente quelli legati al turismo, che hanno vissuto cali di fatturato verticali e solo ora cominciano a riprendersi pian piano. Tuttavia ci sono anche altre realtà che hanno subìto forti rallentamenti, come il settore dell’auto, come vi abbiamo già raccontato lo scorso anno in un articolo dedicato.
Il confronto tra il 2019 e il 2020 è chiaramente impressionante, specialmente se consideriamo che durante lo scorso anno per almeno due mesi sono rimasti chiusi in casa quasi tutti a causa del lockdown nazionale.
L’Osservatorio Verti ha condiviso una ricerca che riguarda il settore auto, specialmente per quanto riguarda i dati delle assicurazioni e gli incidenti.

Un primo dato evidenziato dalla ricerca di Verti è che solo l’1,3% delle assicurazioni auto sono state sospese. Complice, probabilmente, il fatto che bene o male tutti speravamo di uscire dalla pandemia il più rapidamente possibile.
I dati più interessanti sono però quelli riguardanti gli incidenti. I dati Istat parlano chiaro e il confronto con i rispettivi periodi del 2019 sono importanti:
- tra marzo e maggio 2020:
- -29,5% degli incidenti stradali con lesioni a persone
- -32% del numero dei feriti
- -26,3% sul totale delle vittime (entro il trentesimo giorno dall’incidente)
- tra gennaio e giugno 2020:
- -40% circa di incidenti
- -34% di vittime
Il calo è quindi stato molto importante, sebbene non eclatante, specialmente tenendo in considerazione i due mesi in cui l’Italia è stata in lockdown totale con traffico pressoché azzerato.
La ricerca di Verti va più in profondità e analizza anche quali sono le regioni italiane che hanno visto il maggior numero di incidenti nel 2019, a confronto con il 2020:
Regione | 2019 | 2020 |
---|---|---|
Campania | 10,75% | 2,6% |
Liguria | 9,02% | 5,74% |
Calabria | 8,99% | 4,68% |
Lazio | 7,22% | 4,21% |
La Campania, che nel 2019 contava oltre il 10% di tutti gli incidenti a livello italiano, nel 2020 finisce in fondo alla classifica con il 2,6%.
Trovate più informazioni su questa analisi nei siti web ufficiali di Verti e Istat.
Reply