Arriva il tanto atteso MacBook da 12″, la presentazione ufficiale di Watch e non solo…
[the_ad id=”8788″]In quel di Cupertino hanno la mania di “reinventare” le cose. Lo hanno fatto varie volte nel passato e oggi non vogliono essere da meno. Ed ecco che Tim Cook non si fa mancare neanche questa: “abbiamo reinventato il notebook”. Un MacBook che non fa parte della famiglia Air, ma che si ferma alla sola e pura definizione di “MacBook”. Un 12″ ultra sottile, completamente in metallo, che fa venire l’acquolina in bocca solo a vederlo…se non fosse per quella tastiera così al limite…ma di questo ne parlo più avanti.
L’evento Apple non si ferma qui; c’è stata la tanto attesa presentazione di Apple Watch. O meglio, è stato ri-presentato, questa volta ufficialmente. E’ stato infatti possibile vederlo dal vivo, nelle tre differenti versioni. Il prezzo è elevato, ma c’era da aspettarselo, vista anche la concorrenza.
Non manca il classico aggiornamento hardware per MacBook Air e Pro 13″.
[infobox title=’MacBook 12″‘]”Il Mac più sottile di sempre”[/infobox]
Solo 13.1 millimetri di spessore per questo nuovo dispositivo che si va ad inserire nella famiglia MacBook, addirittura il 24% più sottile di un MacBook Air. Il peso è anch’esso incredibile: solo 907 grammi.
Tutto questo è stato consentito da vari accorgimenti: prima di tutto il processore Intel Core M che porta la tecnologia “fanless” (senza ventole) anche nella famiglia MacBook. Inoltre la tastiera è di nuova concezione: tasti molto più sottili (40% in meno di spessore), retroilluminati singolarmente (a LED) e con un nuovo meccanismo “a farfalla”, che li rende più stabili ed omogenei durante la digitazione. Anche il trackpad è stato completamente rivisto: ora si chiama “Force Touch Trackpad” e presenta una superficie capacitiva in vetro oltre alla possibilità di riconoscere il tipo di pressione grazie alla maggiore sensibilità (un tap e una pressione prolungata, per esempio).
Il display è un Retina con risoluzione 2304 x 1440 pixel. Anch’esso è stato rivisto e dotato di una nuova tecnologia che consente a questo nuovo MacBook di essere più efficiente a livello energetico (-30% di consumo con lo stesso livello di luminosità).
La scocca di questo nuovo MacBook è unibody. Grazie a Intel Core M (1.1 o 1.2 GHz) a 14nm, la nuova scheda madre (logic board) è più piccola del 67% rispetto a quella del MacBook Air 11″. A questo punto Tim Cook si è chiesto: “che cosa ci facciamo con tutto quello spazio in più all’interno della scocca?” “Semplice, lo riempiamo di batterie”, si è risposto poco dopo. E così è stato fatto da Apple. Tolto il posto riservato a Trackpad e “logic board”, il resto è riservato completamente alle batterie. Batterie di nuove concezione, che sono state modellate per seguire il profilo di questo MacBook, in modo da sfruttare ogni angolo e aumentarne la capacità al massimo (+35%; autonomia stimata di 9 ore in web browsing, 10 ore in playback).
Per quanto riguarda la connettività abbiamo il WiFi 802.11ac e il Bluetooth 4.0. Attenzione però alle porte per la connettività esterna: ce n’è solo una, causa spazio risicato probabilmente, che funge da porta VGA, displayPort e HDMI. La stessa serve anche per ricaricare il MacBook e come USB 3.1 a 5 Gbps. La porta singola è, in particolare, una USB-C e si trova sul lato sinistro. Sottinteso dunque che vi servirà acquistare a parte una adattatore per utilizzare tutte le porte insieme (verrà venduto al prezzo di 89€).
Due le versioni proposte: una con Intel Core M a 1.1 GHz, 8 GB di RAM e 256 SSD a 1499€. L’altra (configurazione top) con CPU Core M a 1.2 GHz, 8 GB di RAM e 512 GB di spazio SSD proposta a 1829€.
Le colorazioni disponibili saranno tre: Oro, Silver e Space Grey.
[infobox title=’Apple Watch’]”Orologio, ApplePay, Siri, notifiche, fitness, …”[/infobox]
E come previsto ecco anche lo smartwatch made in Apple. No, non chiamatelo smartwatch. Lui è Apple Watch, o almeno così vuole l’azienda californiana.
Grazie ai microfoni e agli speaker integrati sarà possibile effettuare una chiamata e risponderne ad una in ingresso. Inoltre grazie a Siri si potrà rispondere ai messaggi oltre che a compiere tutte quelle operazioni che l’assistente vocale permette anche su iPhone.
Tim Cook sottolinea che nonostante l’SDK sia stato reso disponibile solo nel corso di novembre 2014, lo store di Apple Watch presenta già migliaia di applicazioni. Sul palco ne viene presentata qualcuna, tra le quali WeChat, Instagram, Passbook (molto interessante) e Uber (ben fatta, in un click sarà possibile “chiamare” il proprio autista).
Veramente ottima sembra anche l’integrazione di ApplePay. Basterà avvicinare l’orologio al POS per pagare. Molto interessante anche l’esempio mostrato sul palco relativo alle prenotazioni alberghiere: attraverso alcune catene di hotel sarà possibile utilizzare Apple Watch come chiave (o pass) di accesso alla stanza.
Infine è stata mostrata una demo di Shazam, che riconosce alla perfezione la canzone e in automatico mostra il testo di quest’ultima e un’app relativa alla “domotica”: con un click controlliamo gli allarmi di casa nostra e potremo anche monitorarne le telecamere, grazie alle immagini inviate in tempo reale direttamente sul nostro Apple Watch.
Tutto molto bello, certo, ma il punto cruciale di questi dispositivi è sempre e solo quello: la batteria. Quanto dura Apple Watch? Sarà riuscito a battere la concorrenza? Beh, secondo Apple…no. La durata stimata è infatti quella di “una giornata” (18 ore di media in realtà). Inoltre non è impermeabile, ma solo resistente agli schizzi e all’acqua (IPX7). Lo potrete indossare senza alcun problema durante una giornata piovosa o mentre fate sport, ma sarete costretti a toglierlo prima di entrare in doccia o in piscina.
Per essere compatibile il vostro iPhone dovrà montare iOS 8.2 (disponibile da oggi e che porterà anche lo store Watch).
Apple Watch sarà infine disponibile in tre varianti: Sport, Watch e Edition.
Per la versione Sport (in alluminio, in modo da renderlo il più leggero possibile) si parte dai 349 dollari per il modello con quadrante da 38 mm e 399 dollari per il 42 mm nella variante base Sport edition, disponibile nelle due colorazioni Silver e Space Grey.
La Regular Edition (Watch) sarà invece in acciaio e il range dei prezzi varierà tra 549 – 1.049 dollari per il modello da 38 mm, e dai 599 – 1.099 per quello da 42 mm. A fare la differenze tra le due varianti sono le diverse tipologie di cinturini abbinabili.
Decisamente più lontana e alla portata di “pochi eletti” la versione Edition, che sarà in oro 18 carati. Si partirà da un prezzo di 10.000 $, anche in questo caso variabile a seconda degli accessori aggiunti.
Apple Watch sarà disponibile all’acquisto dal prossimo 24 aprile in Australia, Canada, China, Francia, Germania, Hong Kong, Giappone, UK e Stati Uniti. Niente Italia, dunque, per quanto riguarda la prima “ondata di ordini”.
Le novità quest’oggi non finiscono qui.
Apple ha infatti deciso di rinnovare l’hardware dei MacBook Air e Pro da 13″.
Nuovi processori Intel di 5^ gen. per i MacBook Air (disponibili in configurazione i5 e i7), GPU Intel HD 6000 e connettori più veloci di tipo Thunderbolt 2. Niente risoluzione Retina, se anche voi, come me, la stavate aspettando.
I MacBook Pro 13″ invece vedranno l’arrivo del nuovo Trackpad in comune con il nuovo MacBook Air da 12″ presentato oggi, le nuove Intel HD 6100 e i nuovi SoC di 5^ gen. Anche lo storage, inoltre, vedrà un rinnovamento, che duplicherà la velocità. Grazie a questo nuovo hardware l’autonomia salirà a 10 ore.
Saranno disponibili da oggi. I nuovi MacBook Air partono da 1029 euro per il modello da 11″ e da 1.179 euro per quello da 13″. Il nuovo MacBook Pro 13″ Retina parte invece da 1.499 euro.
Apple ha inoltre deciso di ridurre il prezzo di Apple TV: disponibile ora in Italia a soli 79€. Negli States è inoltre stato siglato e presentato l’accordo con HBO per trasmettere un nuovo canale proprio su Apple TV: HBO NOW.
Infine Apple ha anche presentato, in collaborazione con vari istituti internazionali (Università, centri di ricerca, ecc) ReasearchKit: un nuovo framework pensato per lo sviluppo si applicativi legati a diagnostica e ricerca medica. La novità assoluta (specie se collegata al mondo “chiuso” di Apple”) è il fatto di essere opensource.
ResearchKit permetterà di raccogliere moltissimi dati che serviranno a diagnosticare le malattie e raccogliere più dati a riguardo in modo da aiutare le ricerche. Tutto ciò grazie agli oltre 700 milioni di iPhone nel mondo.
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