L’ultima notizia che vi avevamo dato riguardante la situazione finanziaria di Apple riguardava il primo calo di fatturato dal 2001 causato per lo più da un calo di vendite di iPhone. Oggi però arrivano risultati più incoraggianti, anche se non del tutto.
Se infatti si è registrato un ritorno della crescita per quanto riguarda le vendite del prodotto di punta di Apple, ossia iPhone, secondo Bloomberg l’ASP (Average Selling Price), ossia il prezzo medio di vendita, sarebbe diminuito. Questo a dimostrare come i clienti abbiano preferito acquistare nell’ultimo trimestre (incluse quindi le vendite natalizie) i modelli precedenti di iPhone, ossia iPhone 6s e 6S Plus piuttosto che iPhone 7 e 7 Plus.
iPhone 7 Plus ha avuto sin da subito un prezzo di vendita superiore rispetto al 6s Plus. Tuttavia il prezzo medio per il trimestre appena concluso è pari a 688 dollari, ossia 3 dollari inferiore a quello dello stesso periodo dello scorso anno. Va specificato inoltre che è la prima volta che avviene una diminuzione del prezzo medio di vendita.
[su_quote cite=”Mark Moskowitz, analista presso Barclays” url=”https://www.bloomberg.com/news/articles/2017-01-26/apple-s-iphone-sales-set-to-rebound-but-for-how-long?cmpid=yhoo.headline”]
I clienti che hanno acquistato recentemente lo smartphone hanno optato per iPhone 6s. Rileviamo una crescente preoccupazione tra gli attori del settore sul fatto che gli smartphone in generale si sono evoluti tecnologicamente per diventare più che sufficienti per soddisfare le esigenze della maggior parte degli utenti per più anni o fino a che il dispositivo non si rompe.
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Notizie incoraggianti arrivano anche dal numero di iPhone venduti nell’ultimo trimestre: 76 milioni di unità contro le 75 milioni del 2015.
Le motivazioni sono diverse, ma probabilmente il design identico dall’iPhone 6 in poi e la mancanza del jack audio sui nuovi terminali potrebbe aver influito a preferire il vecchio modello a quello nuovo.
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