Perché Apple dovrebbe seguire la strada della cannibalizzazione

cannibalizzazione

Cinque anni fa un certo Tim Cook, CEO di Apple, spiegava come la cannibalizzazione del prodotto fosse una grande opportunità per la sua azienda. Oggi però, cinque anni dopo, non ci sembra che Apple abbia davvero seguito questa linea.

Quando parliamo di cannibalizzazione del prodotto si intende il lancio di un prodotto o servizio che potrebbe andare a togliere quote di mercato ad un altro prodotto o servizio della stessa azienda.

Esempi di cannibalizzazione del prodotto

Esempi nel campo dei servizi sono ad esempio il settore delle tlc, con i leader del mercato della linea fissa che ad un certo punto hanno investito pesantemente nel settore wireless e mobile.

Un altro esempio può essere Netflix, che da importante azienda nel settore del videonoleggio di VHS e DVD a distanza, ha puntato tutto nel settore dello streaming online.

Questi sono esempi di cannibalizzazione di prodotto da parte delle aziende che hanno portato ad un evidente successo le rispettive aziende (non sempre è così, sia chiaro).

Un altro esempio, come ha sostenuto cinque anni fa Tim Cook durante la pubblicazione dei risultati finanziari, è l’iPod. iPod era uno dei prodotti più venduti di Apple, fino a che l’azienda ha presentato iPhone, che era essenzialmente un iPod con l’aggiunta del modem per la navigazione Internet oltre al modulo per le chiamate.

cannibalizzazione
Steve Jobs presenta iPhone, il primo telefono (smartphone) dell’azienda di Cupertino. Correva l’anno 2007.

Il destino di iPod era segnato dopo la presentazione di iPhone, così come lo era del noleggio a distanza dei VHS e DVD di Netflix o lo sarà in futuro per le linee fisse dopo l’arrivo di una sempre più importante rete wireless e mobile (specie in futuro con il 5G).

Tuttavia se queste aziende non avessero presentato il loro prodotti, cannibalizzando le loro stesse quote di mercato, oggi sarebbero rimaste indietro o addirittura sparite, perché qualche altro concorrente l’avrebbe fatto al posto loro.

Perché Apple dovrebbe continuare a farlo

L’idea di scrivere questo articolo mi è venuta dopo aver letto l’intervista di Tim Cook nel 2013, per puro caso tra l’altro.

Stavo pensando proprio alle parole di Tim di cinque anni fa e al fatto che Apple avesse da poco presentato iPad Pro definendolo (ma non è la prima volta) un “Supercomputer”.

DSCF2058 risultato
iPad Pro 2018 | TheVerge

Tuttavia nel frattempo l’azienda non ha ovviamente tolto sul mercato i Mac, ossia i suoi “veri computer”, ma ne ha alzato il prezzo sempre più, lasciando come dispositivo “per tutti” proprio iPad Pro, che all’occhio del consumatore potrebbe proprio essere il “computer più economico” di Apple.

iPad Pro però non fa le stesse cose di un Mac, anzi ne fa davvero poche. Non è possibile leggere le chiavette USB, non si possono collegare gli HD, non ha il Finder (Esplora Risorse) e gli manca la possibilità di utilizzare tutti gli altri programmi a cui siamo abituati sul computer. Senza contare che quando navighiamo in rete verrà riconosciuto come un dispositivo mobile, proprio come un iPhone.

Ma allora perché Apple non si decide? Vuole che il suo computer sia iPad Pro o che rimangano i Mac?

La risposta è difficile, evidentemente, anche per loro. Non è chiara la direzione del mercato, visto che i tablet vanno sempre meno (iPad a parte) mentre i dispositivi 2 in 1 continuano ad avere un discreto successo. Allo stesso tempo i computer continuano a calare nelle vendite anno dopo anno.

A mio avviso Apple sta quindi cercando di sondare il terreno, immettendo sul mercato un dispositivo pronto a sostituire i Mac ma azzoppandolo (volutamente?) con un software non all’altezza per l’utenza professionale (iOS).

Siamo convinti che appena ci sarà l’occasione l’azienda non attenderà un attimo ad evolvere iPad Pro anche dal punto di vista software (cosa che comunque pian piano sta già facendo da qualche anno).

A quel punto potremo assistere nuovamente ad un nuovo capitolo, relegando i “veri Mac” a pochi utenti disposti (o obbligati) a pagare un certo prezzo per avere una macchina professionale a tutti gli effetti. Per tutti gli altri ci sarà iPad o iPad Pro.

Ne avevo parlato, d’altronde, anche qua: iPad Pro, MacBook Air e Mac Mini: iOS è il futuro (e presente) di Apple?

L’intervista di Tim Cook nel 2013

cannibalizzazione
Tim Cook durante un’intervista

Le parole di Tim Cook, CEO Apple, 24 gennaio 2013, durante gli earnings call:

“In termini di cannibalizzazione e di cosa ne pensiamo a riguardo, io vedo la cannibalizzazione come una grande opportunità per noi. Prima di tutto la nostra filosofia è di non aver mai paura della cannibalizzazione. Se l’avessimo, qualcun altro potrebbe cannibalizzare [i nostri prodotti, ndr] e quindi non abbiamo mai paura. Sappiamo che iPhone ha cannibalizzato alcune quote di mercato di iPod. Non ci preoccupa ciò che è stato fatto. Sappiamo che iPad cannibalizzerà alcuni Mac. Non ci preoccupa. Per iPad in particolare abbiamo la madre di tutte le opportunità perché il mercato di Windows è molto più grande di quello dei Mac e penso che sia chiaro che stia già cannibalizzando un po’ di quel mercato. Penso inoltre che ci sia un’opportunità tremendamente più grande perché, come sapete, ho detto da due o tre anni, tre attualmente, che penso che il mercato dei tablet sarà più grande di quello dei PC ad un certo punto, e lo credo ancora. E potete vedere che dalla crescita dei tablet e la pressione sui PC queste due linee stanno cominciando a convergere. Penso anche che per noi, magari non per gli altri, ma per noi, se qualcuno compra un iPad mini o un iPad come primo prodotto Apple, abbiamo una grande esperienza negli anni per dire che quando i clienti comprano il loro primo prodotto Apple, alla fine finiscono per comprare un altro prodotto Apple. E così se ricordare quello che noi abbiamo definito come “halo effect” (effetto alone) per un po’ di tempo con l’iPod, con i Mac, siamo molto confidenti che succederà e stiamo avendo qualche evidenza di questo anche con gli iPad. Ed è per questo che vedo la cannibalizzazione come una grande opportunità.”

Fonte: QZ

Pubblicato in

Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.