Sono passati ben 10 anni dall’uscita del sistema operativo per dispositivi mobile più diffuso al mondo: Android. Non poteva che ricordarcelo Google durante l’evento annuale che si è appena tenuto negli Stati Uniti, il classico Google I/O. Come di consueto, Google ha presentato l’evoluzione del suo sistema operativo, chiamandola Android P.
Le novità sono molte, anche se a prima vista potrebbe sembrare un semplice restyling di Android Oreo.
Gesture: un primo, timido, tentativo
Google non si lancia apertamente nell’utilizzo delle gesture come invece ha fatto Apple con iPhone X. Lo fa in modo più conservatorio. Il tasto home cambia ma è sempre lì, così come il tasto back. Sparisce solo il tasto multitasking.
Multitasking che sarà infatti raggiungibile solo tramite swype dal basso verso l’alto. Con un primo swype, chiamato “Swipe Up”, si potrà passare da un’app all’altra, con uno successivo si possono vedere tutte le app aperte.
Sparisce anche la classica schermata verticale del multitasking. Ora le app aperte sono visualizzabili in orizzontale, proprio come su iPhone X.
Dashboard: un bene o un male?
Una nuova app che potrebbe far “paura” ai più attenti alla privacy. In pratica ci dice come e quanto usiamo il telefono: quanti minuti per giorno utilizziamo lo smartphone, quante notifiche riceviamo, ci sarà un grafico a torta con le percentuali in cui utilizziamo ogni app e infine quanto utilizziamo ogni app per giorno.
Ma non finisce qui. Con Dashboard potremo anche limitare l’utilizzo di alcune app. Potremo dirgli infatti di utilizzare un’app, ad esempio Instagram, per massimo 15 minuti al giorno. Quando ci avvicineremo al tempo limite, una notifica ci avvertirà.
Come dicevo in apertura, tutto questo potrebbe far paura alcuni di voi visti i quattro punti su cui si basa il tutto: comprensione delle abitudini degli utenti, concentrarsi sugli aggiornamenti che contano, disconnettersi quando necessario, trovare un equilibrio per la famiglia.
Tendina delle notifiche
Cambia parzialmente anche la tendina delle notifiche, che ora vede alcune interessanti novità, come la possibilità di vedere i contenuti multimediali senza entrare nell’app, la possibilità di afre un scroll verticale o orizzontale sui quick settings e l’inserimento dell’orario di attivazione automatica della modalità notturna nel toggle.
Nuovi controlli multimediali
Lo slider per la regolazione del volume è ora posto a destra in modo da poter essere comodo nell’utilizzo ad una mano.
In basso c’è anche la possibilità di attivare la suoneria, le sveglie e altro.
Infine i pulsanti del volume consentono ora di controllare il volume dei media di default, quindi niente più attivazione delle vibrazione per errore.
Batteria: uno step vero un’ulteriore ottimizzazione
Google continua a puntare su Doze aggiornandolo, così come la gestione delle app in standby e altri limiti posti alle app in background.
Ci sono però 3 importanti novità per quanto riguarda la gestione energetica della batteria su Android P.
La prima degna di nota è certamente la funzionalità chiamata “Batteria adattiva”. Android P porta nuova restrizioni per le app meno utilizzate. Questo consentirebbe di migliorare l’autonomia andando a limitare il consumo di quelle app che utilizziamo meno.
C’è poi la funzionalità chiamata “Reduced power mode”. Il risparmio energetico automatizzato, ora selezionabile tra il 5 e il 70% di batteria.
Infine addio modalità risparmio energetico con la barra arancione, finalmente! Resterà solo il + all’interno dell’icona della batteria.
IA: Intelligenza Artificiale
E’ stata al centro dell’attenzione per tutta la conferenza di questa sera. Google l’ha inserita quasi in ogni sua app, c’era da aspettarselo d’altronde visto che parliamo di uno dei temi più discussi al giorno d’oggi.
L’IA in Android P è presente in vari aspetti: dalla gestione della luminosità automatica alla funzionalità inedita chiamata “App Action e Slices” che dovrebbe consigliarci, all’interno dell’app drawer, alcuni task che andremo a fare. In pratica Android P dovrebbe prevedere quel che noi vogliamo fare in quel momento e suggerirci così alcuni task (ad esempio un contatto da chiamare o al quale mandare un messaggio, così come la sessione di corsa da iniziare).
Tutto ciò è reso possibile grazie alle Neural Networks API 1.1; parola chiave, neanche a dirlo, machine learning, al quale Google ha dedicato il nuovo ML Kit (compatibile non solo con Android ma anche con iOS).
Google Lens all’interno della fotocamera
Google Lens introduce interessanti novità per il comparto fotocamera degli smartphone Android che supporteranno il software di Google (al momento ce ne sono molti, anche se all’appello mancano Samsung, Huawei e HTC).
Le novità più importanti sono certamente l’interazione e il riconoscimento del testo, il funzionamento in tempo reale e la ricerca di oggetti analoghi grazie al machine learning.
Google Maps con navigazione pedonale migliorata
Grandi novità anche per Google Maps, con il rinnovato tab Esplora che ora ci consiglierà i luoghi in base al nostro passato e grazie all’aiuto dell’IA. Ci verrà mostrata anche una % che indicherà quanto quel luogo rispetta i nostri “requisiti”.
Arriva anche il nuovo tab Per Te, che ci tiene informati sugli eventi in corso nella nostra zona.
La funzionalità che più ho apprezzato e non vedo l’ora che arrivi ufficialmente è sicuramente quella relativa alla navigazione pedonale. Sarà possibile infatti sfruttare la fotocamera posteriore del nostro smartphone per navigare meglio e visualizzare le svolte in maniera chiara e semplice.
Google Assistant migliora ancora con voci più naturali
Potremo interagire in modo più naturale grazie alle nuovi voci di Google Assistant, l’assistente virtuale di Google. La novità più interessante è senza ombra di dubbio “Continued Conversations“: addio “Ok Google” a ripetizioni e benvenuti discorsi simil-umani! Interessante anche “Multiple Actions” che permetterà di fare più richieste in una sola domanda.
Novità anche per l’integrazione con Google Maps ed alcune app di food delivery. Si potrà ordinare cibo tramite Just Eat semplicemente chiedendo all’assistente virtuale.
Altro
Rinnovato Google News con integrazione IA per migliorare i contenuti rilevanti per l’utente.
Nuova Google Tastiera che consentirà di scrivere attraverso il codice morse.
GMail vedrà una nuova versione con integrata l’IA che consentirà di comporre automaticamente le nostre mail.
Integrazione IA anche in Google Foto, che migliorerà così i consigli e alcuni funzioni già presenti.
Support al collegamento di 5 dispositivi Bluetooth contemporaneamente.
Combinazione Tasto accensione + Volume su per disattivare la suoneria.
Nuove Multi-camera API con supporto a due o più fotocamere.
Supporto nativo HDR VP9 Profile 2 (HDR su YouTube, Play Movies, ecc).
Support completo al formato fotografico HEIF.
Android P infine supporterà ufficialmente il notch (l’ormai classica penisola in cima ai telefoni, uguale a quella montata da iPhone X).
Project Treble: non solo Pixel per la Beta!
Questa la news ufficiale di Google:
Grazie al lavoro su Project Treble, che abbiamo effettuato lo scorso anno per semplificare gli aggiornamenti del sistema operativo, alcuni dei nostri partner stanno rendendo disponibile Android P Beta sui propri dispositivi, tra cui Sony Xperia XZ2, Xiaomi Mi MIx 2S, Nokia 7 Plus, Oppo R15 Pro, Vivo X21, OnePlus 6e Essential PH-1. Trovate maggiori dettagli qui: developer.android.com.
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