Amazon Cina alza bandiera bianca, schiacciata da Alibaba

Amazon Cina

Nel 2011 Bezos provava ad espandere le quote di mercato della sua creazione arrivando a toccare anche le coste Orientali. Oggi, 8 anni dopo, Amazon Cina chiude definitivamente i battenti.

Troppo forte la posizione di mercato nel Paese da parte del colosso Tmall, in poche parole Alibaba (di cui fa parte anche il più famoso, da noi, AliExpress).

Senza contare poi JD.com, altro e-commerce che assieme a Tmall (Alibaba e AliExpress) controlla oltre l’80% del mercato.

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Jack Ma, fondatore di Alibaba, al momento dell’IPO a Wall Street

Amazon continuerà a spedire in Cina ma da altri store

I cinesi che volessero acquistare su Amazon potranno comunque farlo attraverso gli store USA, UK, Germania e Giappone, ovviamente pagando la relativa spedizione e spese di import.

Addio ad amazon.cn quindi, ma l’azienda di Seattle continuerà a supportare il mercato locale, consci però che quel mercato, per loro, è solo una nicchia e tale rimarrà. Specie dal 18 luglio 2019, data in cui il dominio cinese cesserà di esistere definitivamente.

Rimarranno comunque attivi Amazon Global Store, Global Selling, AWS, Kindle e tutti i contenuti online.

L’e-commerce in Cina

Il commercio online non sta vivendo un periodo d’oro in Cina, visto che anche i principali (ormai ex) concorrenti di Amazon hanno evidenziato forti cali nelle vendite.

Tuttavia la reazione dei titoli quotati nella Borsa statunitense di Alibaba e JD.com non si è fatta attendere, con un leggero incremento dei prezzi, anche se poi hanno entrambi ritracciato.

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Il mercato cinese si conferma complicato

A distanza di anni dall’apertura della Cina verso l’Occidente, il loro mercato interno resta troppo complicato per le nostre aziende.

Non solo di difficile lettura, ma anche troppo controllato da aziende locali che hanno ottenuto una forza incredibile grazie anche (ma non solo) agli aiuti statali.

Sono tornato da circa una settimana proprio dalla Cina e posso confermarvi che le aziende che occidentali che possano dire la loro in Oriente sono davvero poche.

Però ci sono: i nostri marchi di lusso, dalle auto europee ai vestiti, passando per i prodotti di Apple. Tutte cose che mostrano come pian piano e forti della nostra storia e riconosciuta qualità in qualche modo si può anche avere successo laggiù. Specie ora, momento storico in cui la popolazione cinese nelle aree commerciali comincia ad avere un forte potere d’acquisto.

In una settimana in Cina ho visto una miriade di auto europee (sia tedesche che italiane, specie Alfa), moltissimi centri commerciali con moltissimi negozi di abbigliamento italiani e, per ultimo, un’infinità di iPhone ultimo modello.

Segno che non tutto è perduto…

Fonte: Reuters

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