Aggiorniamo l’articolo con le foto ufficiali dell’Alfa Romeo Sauber (questo il nome ufficiale, giusto per sottolineare l’importanza di questo accordo) e aggiungiamo alcune informazioni importanti, come ad esempio:
– Alfa Romeo Sauber sarà motorizzata Ferrari (e sarà uguale e di pari passo a quella delle monoposto Scuderia Ferrari)
– I piloti ufficiali sono Charles Leclerc e Marcus Ericsson
Articolo del 29 novembre
Dopo 30 anni lo storico marchio Alfa Romeo torna in Formula 1 e lo farà in accoppiata con Sauber. Se ne parlava da tempo ma sembravano più notizie messe in giro da appassionati del marchio che ci speravano da troppi anni ormai. Ora è invece tutto ufficiale.
E’ senza dubbio un’accordo di marketing, ma vista la grossa portata dell’accordo sembra che sia ben più di un semplice piazzamento della scritta “Alfa Romeo” sulla power unit a fine pubblicitario.
[su_quote cite=”Sergio Marchionne, A.D. FCA”]
Questo accordo con il team Sauber F1 è un passo significativo nella ristrutturazione del marchio Alfa Romeo, che tornerà in Formula 1 dopo un’assenza di oltre 30 anni.
Si tratta di un marchio storico che ha contribuito a fare la storia di questo sport: l’Alfa Romeo si unirà ad altre Case automobilistiche che parteciperanno alla Formula 1. Il marchio stesso beneficerà anche della condivisione di tecnologia e know-how strategico con un partner come il Team Sauber F1 che vanta un’esprrienza indiscussa.
Gli ingegneri e i tecnici dell’Alfa Romeo, che hanno già dimostrato le loro capacità con i modelli appena lanciati, Giulia e Stelvio, avranno l’opportunità di rendere questa esperienza disponibile al Sauber F1 Team. Allo stesso tempo, i fan di Alfa Romeo avranno ancora una volta l’opportunità di supportare una Casa automobilistica che è determinata a scrivere un nuovo entusiasmante capitolo nella sua storia sportiva unica e leggendaria.
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Non si parla di forniture dei motori, né dei nomi di piloti, anche se pare ormai chiaro che vedremo a bordo delle future Sauber-Alfa proprio Charles Leclerc insieme, chissà, a Giovinazzi (purtroppo per quest’ultimo le speranze non sono molte).
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