Tutto sull’acquisto di carburante: perché le carte prepagate?

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La fatturazione elettronica ha introdotto una serie di cambiamenti per le aziende, che, salvo alcune eccezioni, sono tutte passate al sistema di fatture digitali. Entrata in vigore a partire da gennaio del 2019, riguarda anche i distributori di benzina e i benzinai. Ma come funziona la fatturazione elettronica sul carburante? Come si può fare per detrarre l’IVA sul costo del carburante? In questo articolo ci sono le maggiori novità ed informazioni utili su come agire.

La fatturazione elettronica e il carburante: come funziona?

I benzinai presenti in Italia sono obbligati per legge ad emettere fatture elettroniche, a patto che siano forniti i dati di cui si ha bisogno per l’emissione della fattura, ovvero il nome dell’azienda, così come gli altri dati aziendali rilevanti e l’indirizzo al quale inviarne una copia. Il benzinaio non può rifiutarsi di emettere fattura in formato digitale né pretendere che il cliente o l’azienda scarichino un’app per la sua emissione. Allo stesso modo, deve assicurarsi di poter inviare fatture elettroniche sia durante l’orario di servizio che dopo l’orario di chiusura. L’obbligo riguarda anche i distributori self-service. Le cessioni di benzina o gasolio per autotrazione (cioè per il rifornimento di un motore di un autoveicolo) sono regolati da una normativa introdotta dall’Agenzia delle Entrate. La fattura dovrà essere emessa in formato XML ed essere di dimensione massima pari a 5 MB. Inoltre, nella fattura bisogna indicare un codice composto dal prefisso CARB e da uno dei valori indicati nella tabella dei prodotti energetici TA13 dell’Agenzia delle Dogane. Maggiori rifornimenti su come fare per fatturare i rifornimenti di benzina si trovano in questa pagina.

I benzinai presenti in Italia sono obbligati per legge ad emettere fatture elettroniche, a patto che siano forniti i dati di cui si ha bisogno per l’emissione della fattura, ovvero il nome dell’azienda, così come gli altri dati aziendali rilevanti e l’indirizzo al quale inviarne una copia. Il benzinaio non può rifiutarsi di emettere fattura in formato digitale né pretendere che il cliente o l’azienda scarichino un’app per la sua emissione. Allo stesso modo, deve assicurarsi di poter inviare fatture elettroniche sia durante l’orario di servizio che dopo l’orario di chiusura. L’obbligo riguarda anche i distributori self-service. Le cessioni di benzina o gasolio per autotrazione (cioè per il rifornimento di un motore di un autoveicolo) sono regolati da una normativa introdotta dall’Agenzia delle Entrate. La fattura dovrà essere emessa in formato XML ed essere di dimensione massima pari a 5 MB. Inoltre, nella fattura bisogna indicare un codice composto dal prefisso CARB e da uno dei valori indicati nella tabella dei prodotti energetici TA13 dell’Agenzia delle Dogane. Maggiori rifornimenti su come fare per fatturare i rifornimenti di benzina si trovano in questa pagina.

Acquisto di carburante: modalità di pagamento

Per l’acquisto di carburante si possono usare diversi sistemi di pagamento, purché siano tracciabili. Per sistema di pagamento tracciabile si intende, ad esempio, l’impiego di carte di credito, carte prepagate o bancomat. Indipendentemente dalla modalità di pagamento, quando ci si rifornisce presso un distributore automatico viene sempre richiesta una pre-autorizzazione di 105 €. Si tratta di una regola legata i rifornimenti automatici per evitare frodi. Bisogna assicurarsi, dunque, di avere sempre a disposizione non solo l’importo necessario per il rifornimento ma anche 105 € aggiuntivi, necessari come abbiamo detto per la pre-autorizzazione per evitare che la transazione venga rifiutata. Se ci si rifornisce presso un normale distributore (non automatico) non ci sarà questa regola. 

Per l’acquisto di carburante si consiglia l’uso di carte prepagate, perché sono più versatili e facili da usare rispetto alle carte di credito. Infatti, le carte prepagate si attivano in pochi minuti e comodamente online, hanno un costo d’attivazione minimo o persino nullo e consentono di fare quasi tutte le operazioni che si possono fare anche con la carta di credito. Anche ricaricarle è semplice ed immediato: si può utilizzare un’app sul proprio smartphone, utilizzare un sistema di ricarica online oppure recarsi dal tabaccaio o da altri negozi specifici. Le carte prepagate sono di particolare ausilio per le aziende, che si trovano a gestire flussi di denaro cospicui e che per questo motivo si sentono più sicure usando le carte prepagate. Ciò non stupisce affatto: sempre più società ma anche privati preferiscono le carte prepagate alle carte di credito. Una carta molto valida per il pagamento di carburante è la prepagata Soldo, utilizzabile per l’acquisto di benzina, GPL e metano. Il vantaggio di questa carta è che è una carta universale. Non è necessario recarsi presso il distributore di una compagnia petrolifera specifica come Esso, Eni o Q8. Si può scegliere comodamente il distributore più conveniente, purché si possa pagare attraverso il circuito MasterCard. 

In conclusione, le novità introdotte dalla fatturazione elettronica riguardano anche il carburante. Per le aziende è meglio usare le carte prepagate per l’acquisto di carburante, perché sono sicure e permettono di detrarre l’IVA sui pagamenti.

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