E’ passato un anno dal giorno in cui per la prima volta avevo tra le mie mani un iPhone tutto mio. Mi sembrava così strano e assurdo che non volevo vendere e disfarmi del mio Samsung Galaxy Note 4. Poi però ho ceduto vista la mia volontà di cambiare e provare ad ogni costo quel sistema operativo che per anni non ho mai voluto nemmeno vedere: iOS.
C’è voluto diverso tempo per abituarsi e capirne il funzionamento, a riprova del fatto che iOS non è assolutamente per tutti. O meglio, lo è se non volete “personalizzarlo”, altrimenti i menù sono più complicati e, soprattutto, intricati di quanto si possa pensare.
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Apple Wallet
Ve ne avevo già parlato qui, ma ve lo dico di nuovo. Apple Wallet è l’unica cosa per la quale faccio fatica ad abbandonare iPhone e iOS. Ora che è arrivato anche Apple Pay e sempre più servizi che uso frequentemente (Trenitalia, RyanAir, ecc) lo supportano nativamente, beh, è davvero difficile separarsene.
Swipe
iOS è fatto di swipe, non tanti quanti ne aveva il mitico sistema operativo BB10 di BlackBerry (anche se iPhone X gli si avvicina pericolosamente) ma comunque ne ha. Un esempio importante è lo swipe per tornare indietro. Una volta capito come farlo non se ne potrà fare a meno. Uno swipe da sinistra verso destra nel bordo sinistro del nostro iPhone e torniamo indietro con velocità. E il tasto in alto a sinistra “può accompagnare solo”.
3D Touch
Molti non lo utilizzano nemmeno, qualcuno nemmeno sa cos’è e se lo usa nemmeno si rende conto che sotto quel display c’è un sensore che rileva la pressione. Pochissimi sanno che grazie ad esso possiamo accedere al multitasking premendo sul bordo sinistro del display, senza dover premere due volte il tasto home.
Io, oltre che per accedere al multitasking, utilizzo il 3D Touch davvero molto per alcune cose: accedere alle statistiche della batterie, leggere e rispondere alle notifiche, visualizzare il saldo del conto corrente tramite app della banca, vedere i contatori dell’app Vodafone. Cose che possono sembrare scontate o inutili, ma vi assicuro che una volta presa la mano sarà tutto più comodo e veloce.
Compattezza
Se volete un top di gamma dalle dimensioni compatte avete due scelte. In ambito Android c’è la serie Compact di Sony, in ambito iOS c’è iPhone da 4,7″. Apple continua da anni a proporre il top dell’hardware nel suo modello più piccolo da 4,7″, che, lo ammetto, è un piacere utilizzare con una mano tutti i giorni, specialmente per chi è spesso fuori casa.
Anche iPhone X non è da meno, seppure essendo infatti un 5,8″ le sue dimensioni permettono di paragonarlo quasi al modello più piccolo. Provandolo ammetto che le sue dimensioni sono veramente comode, nulla a che vedere con la versione Plus che, ahimè, è davvero difficoltosa da portare in tasca ogni giorno.
Switch notifiche silenziose
Quel piccolo tastino (o switch) che si trova nel bordo sinistro dell’iPhone, permette di passare tra la modalità notifiche silenziose o a volume. Grazie ad un tasto sapremo sempre se il nostro smartphone avrà la suoneria o meno. Una cosa di una comodità assurda in certe situazioni (riunioni, università, ufficio, ecc).
Fortunatamente alcuni produttori della controparte Android si sono decisi ad inserirlo nei loro dispositivi (vedasi OnePlus).
Non avendolo mai provato può sembrare assurdo, ma è davvero tutt’altra cosa rispetto al classico “silenzioso” tramite software, il quale a volte non siamo sicuri di averlo attivato.
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