La scorsa settimana la Entertainment Retailers Association (ERA) ha dichiarato che i vinili nel Regno Unito hanno definitivamente sorpassato i ricavi generati dalla musica in digitale (download). Mentre il vinile ha generato vendite per 2,4 milioni di Sterline (circa 2,8 milioni di Euro), la musica in digitale scaricata (download) ha generato circa 2,1 milioni di Sterline (2,4 milioni di Euro).
Se si comparano questi numeri allo scorso anno (2015) si può constatare come il sorpasso sia definitivo. Nel corso del 2015 infatti i vinili avevano generato vendite pari a 1,2 milioni di Sterline (1,4 milioni di Euro) contro i ricavi generati dai download pari a ben 4,4 milioni di Sterline (5,2 milioni di Euro).
E’ chiaro dunque che accendo alla crescita doppia dei vinili c’è stato anche un calo vistoso delle vendite di musica digitale. ERA parla chiaramente di un cambio di abitudini da parte dei consumatori nell’ultimo anno.
Personalmente penso che il risultato, specie la diminuzione di vendite di musica in digitale, sia imputato alla crescente diffusione di servizi di streaming musicale quali Spotify, Apple Music, Deezer, Google Play Music, e altri. Questi servizi infatti offrono sempre più spesso dei piani molto vantaggiosi, specie a gruppi di amici e familiari e studenti, senza contare che alcuni (come Spotify) offrono anche una versione gratuita.
Il trend è destinato a proseguire per quanto riguarda il calo di vendite di musica digitale, mentre per quando riguarda il vinile presuppongo che la cerchia di appassionati che preferisce avere una copia fisica stia puntando forte sul ritorno del vinile, complice anche il fatto che i lettori si trovano online e nei negozi fisici ad un prezzo decisamente accessibile.
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